La bottigliata
Ho bevuto
FORTETO DELLA LUJA, PIASA RISCHEI LOAZZOLO DOC 2016. Una lunga storia, con un finale dolce.
II Loazzolo Piasa Rischei di Forteto della Luja è una chicca dentro un’altra chicca.
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Assaggia questo
L’Amaro Partigiano. Fa digerire tutto meno i fascisti.
L’Amaro Partigiano non si beve per dimenticare, ma per ricordare: chi ci privò della libertà, il nazifascismo, e chi lottò per restituircela, i partigiani che fecero la Resistenza.
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Ho bevuto
HILBERG PASQUERO, VAREIJ 2016. Il brachetto con qualcosa in più: un 20% di barbera.
Il Vareij di Hilberg Pasquero è un vino che mette allegria ancora prima di berlo.
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Magna e bevi
The Cesar a La Posta Vecchia. Il ristorante dove è tutto bello, perfino la digestione.
Il primo abbinamento che colpisce al ristorante The Cesar dell’hotel La Posta Vecchia è quello tra la bellezza del posto e quella dei piatti dello chef Antonio Magliulo.
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Ho bevuto
SILVIO MORANDO, GRIGNOLINO 2017. Il rosso che si crede un bianco.
Silvio Morando ama così tanto l’uva grignolino che una volta provocatoriamente si buttò nudo nel mosto.
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La bottigliata
“L’Abbuffone” di Ugo Tognazzi. Le ricette per chi non digerisce la tristezza a tavola.
“L’Abbuffone” di Ugo Tognazzi è molto più di un libro di ricette, è un trattato di filosofia (di vita).
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Assaggia questo
Un pastis italiano? Et voilà … Argalà!
Ci vuole un pizzico di follia per fare un pastis italiano: Piero Nuvoloni-Bonnet ed Enrico Giordana del liquorificio Argalà ne hanno molta più di un pizzico, e sono riusciti a farlo anche buono.
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Ho bevuto
ANDREA OCCHIPINTI, ALEA VIVA 2015. Da studente a professore dell’aleatico, tutto in una bottiglia.
Quelle stesse vigne di aleatico da cui oggi a Gradoli Andrea Occhipinti trae il suo Alea Viva, le ha analizzate prima come studente di agraria.
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Magna e bevi
Dei delitti e delle cene. Mangiare nel carcere Le Vallette di Torino, al ristorante Liberamensa.
Se mangiare fuori vi ha stufato, potete finalmente fare l’esperienza di mangiare dentro: nel carcere di Torino Le Vallette, al ristorante Liberamensa.
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La bottigliata
Si sa che un bevitore di vino è più felice di un astemio, la cosa stupefacente è che è anche più sano. Come e perché il vino fa bene alla salute.
E sì, il vino bevuto moderatamente (ripeto: bevuto moderatamente) fa bene alla salute.
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Ho bevuto
CASCINA CARUSSIN, MOSCATO D’ASTI FILARI CORTI 2015. Il Moscato che ti fa cambiare idea sul Moscato.
Il Moscato Filari Corti di Cascina Carussin non fa storcere la bocca come la stragrande maggioranza dei moscati d’Asti, la fa godere.
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L’ebbrezza del viaggio
Viaggio a Madera, alla scoperta del suo vino senza tempo. Un’esperienza meravigliosa, a parte il museo di Cristiano Ronaldo.
E’ incredibile che l’isola portoghese di Madera sia più conosciuta per aver dato i natali a Cristiano Ronaldo che per il suo omonimo, straordinario vino.
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La bottigliata
Benvenuti nel club della carbonara. L’unico club dove si entra solo con il colesterolo alto.
La vera sorpresa non è che possa esistere un club dedicato alla carbonara, ma che ce ne sia solo uno.
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Ho bevuto
TENUTA GRILLO, PECORA NERA 2004. La differenza tra un vino inventato e un vino costruito.
Per fare un vino e metterlo sul mercato a più di 10 anni dalla vendemmia, come il Pecora Nera di Tenuta Grillo, o sei pazzo o sei Guido Zampaglione.
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La bottigliata
“Roma Caput Vini” di Giovanni Negri. Il libro che dimostra come il vino in Francia lo portarono i Romani. C’est la vie!
Bisognerebbe regalare una copia del libro “Roma Caput Vini” di Giovanni Negri a ogni francese supponente: la prima conseguenza sarebbe che milioni di copie andrebbero subito esaurite; la seconda è che potrebbero apprendere qual è stata la vera origine del vino in Francia.
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La bottigliata
L’associazione “Laguna nel bicchiere” e la scoperta che a Venezia oltre all’acqua c’è anche il vino.
Grazie all’associazione “Laguna nel bicchiere” è possibile andare a Venezia e non tornare con la classica gondoletta, ma con una bottiglia di vino.
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La bottigliata
Tutto il resto è soia… no, non ho detto gioia. Libere divagazioni intorno a “Homo dieteticus”, l’ultimo libro di Marino Niola.
Se volete capire come mai l’umanità sia passata dalla grandezza della carbonara a ingerire una sostanza chiamata seitan, bisogna leggere “Homo dieteticus”, il divertente libro di Marino Niola sulle tribù alimentari.
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Ho bevuto
GIUSEPPE APICELLA A’ SCIPPATA 2010, COSTA D’AMALFI DOC TRAMONTI. Un grande vino da meditazione che arriva da vecchie vigne. E ti fa pensare che meditare coi vecchi ti arricchisce di più che meditare coi giovani.
Toh, in Costiera Amalfitana ci sono pure dei contadini; e fanno vini strepitosi, come a Tramonti Giuseppe Apicella con il rosso A’ Scippata!
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La bottigliata
I vini biologici, biodinamici e naturali spiegati come bio comanda.
Che il nettare di Bacco facesse bene all’anima lo sappiamo fin dall’antichità; i vini biologici, biodinamici e naturali hanno portato la consapevolezza che non deve far male al corpo e all’ambiente.
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Ho bevuto
LA PALAZZOLA RIESLING BRUT METODO ANCESTRALE 2011. Una storia di bottiglie spaccate, ingegneri nucleari e anche un po’ di poesia.
Stefano Grilli, patron de La Palazzola e autore del sorprendente Riesling Brut Metodo Ancestrale, fa pensare a uno di quegli intellettuali rinascimentali divisi tra scienza e umanesimo.
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Magna e bevi
Il ristorante L’Acino a Torino. Dove vai a mangiare fuori ma ti sembra di essere rimasto a casa.
Andare a cena al ristorante L’Acino di Torino produce un gradevolissimo effetto di straniamento: sei andato a mangiare fuori ma ti sembra di essere a casa.
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Ho bevuto
OTTAVIANO LAMBRUSCHI, VERMENTINO COSTA MARINA 2014. Un vino da una terra di mezzo: metà ligure e metà toscano, metà di mare e metà di montagna, metà anarchico e metà contadino.
Dall’accento ti sembra di essere ancora in Toscana, ma dallo scetticismo con cui vengono accolte le richieste d’informazioni stradali capisci che sei già in Liguria, per l’esattezza a Castelnuovo Magra.
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La bottigliata
Vi consiglio un blog più serio del mio: Barbera e Pigato.
In Barbera e Pigato non troverete post sui 10 motivi per fare una cosa o per non farla (come nei blog cool), ma solamente un motivo molto interessante per leggerlo.
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Ho bevuto
CANTINA GULINO, MOSCATO DI SIRACUSA DON NUZZO 2012. Il vino invecchiato 2.700 anni.
La domanda è sempre quella: perché mi devo bere un merlot cileno fatto da una multinazionale americana, quando posso sorseggiare un vino come il Moscato di Siracusa Don Nuzzo che ha 2.700 anni di storia?
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La bottigliata
“Gli ignoranti” di Etienne Davodeau. Un libro che parla di vignaioli e fumettisti, ma dovrebbe essere letto anche da carpentieri, idraulici, macellai, postini, tappezzieri…
A tutti gli appassionati di vino consiglio vivamente la lettura de “Gli ignoranti” di Etienne Davodeau; ai non appassionati, pure.
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Ho bevuto
CONTRADA SALANDRA, PIEDIROSSO 2011. Il rosso che affonda le radici all’inferno, quasi a ricordarci che il vino appartiene ai peccatori.
Di fronte a Contrada Salandra e al suo Piedirosso è riduttivo parlare di terroir, meglio genius loci.
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Ho bevuto
LUPINC, TERRANO 2012. Immagina di bere un bicchiere di roccia.
Se vi piacciono i vini fichetti non leggete questo post (e neanche questo blog), il Terrano di Lupinc non fa per voi.
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La bottigliata
Lettera aperta a un astemio per aiutarlo a smettere.
Caro astemio, premesso che non ce l’ho con te, ma con tutti quelli come te, vorrei tanto sfruttare la casualità che ti ha fatto finire in un blog di vino.
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Magna e bevi
La Trattoria San Filippo Neri a Milano. Santi a parte, quando vi porteranno il conto griderete al miracolo.
Si chiama come una chiesa, ma nella trattoria San Filippo Neri non regna certo un religioso silenzio.
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Ho bevuto
MILZIADE ANTANO, SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2011. Da San Francesco a Francesco Antano: storia di un grande vino.
Nato come vino per la messa, grazie a Dio il Sagrantino di Montefalco è andato oltre: con aziende come Milziade Antano è diventato uno dei più grandi rossi italiani.
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La bottigliata
Pietre Colorate. La più bella rivista sconosciuta sul vino.
Rimanga tra noi, ma nell’era dei blog quello che ci vuole è proprio una bella rivista sul vino come Pietre Colorate.
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Magna e bevi
L’enoteca Tabarro a Parma. Storia dell’oste che aveva il vino nel sangue.
Gli osti sono come i poeti e i numeri 10, non ne nascono molti: Diego Sorba dell’enoteca Tabarro di Parma è uno di loro.
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Ho bevuto
LA VISCIOLA, CESANESE DEL PIGLIO MOZZATTA 2012. Borgogna? No, Ciociaria.
A giudicare dal Cesanese del Piglio Mozzatta, la Ciociaria potrebbe diventare sinonimo di eleganza.
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La bottigliata
Allah è grande, ma Bacco ancora di più. Tutto quello che c’è da sapere su vino e Islam dopo la strage di Charlie Hebdo.
Prima di parlare di vino e Islam, invitiamo tutti a continuare ad essere infedeli: bere vino, ridere e fare l’amore.
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La bottigliata
10 spumanti per festeggiare il Capodanno senza rimanere in mutande (rosse).
“Chi non… beve bene a Capodanno, non beve bene tutto l’anno”; dunque eccovi 10 spumanti di qualità a un prezzo quasi sempre accessibile.
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Ho bevuto
AZIENDA AGRICOLA SERRAGGHIA, SERRAGGHIA BIANCO 2013. Lo zibibbo fatto a Pantelleria, da Pantelleria.
Il Serragghia Bianco è uno zibibbo secco che rientra nella grande famiglia dei vini naturali, ramo nobile, quello che non contiene solfiti.
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La bottigliata
Due o tre considerazioni dopo aver assaggiato un vino fatto col wine kit (la prima è che sono sopravvissuto).
La seconda è che per amore del vino non si può chiamare vino quella cosa ottenuta col wine kit, dunque la chiamerò “quella cosa”.
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Ho bevuto
VIGNA DELLA REGINA, FREISA DI CHIERI 2011.| Il vino che nasce nel centro di Torino, nè.
17 minuti all’andata, 15 al ritorno (è discesa): questo il tempo che s’impiega a piedi per raggiungere Vigna della Regina da Piazza Vittorio, il centro di Torino.
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Magna e bevi
Le Cantine Isola a Milano. Come con un bicchiere di vino si può fermare perfino un milanese.
All’enoteca Cantine Isola di Milano ogni giorno si compie un miracolo (molto più importante della trasformazione dell’acqua in vino).
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La bottigliata
A proposito di Barolo Boys, il film sulla rivoluzione del Barolo (a cui per fortuna è seguita la restaurazione).
Quella dei Barolo Boys, raccontata in questo grazioso film, fu una vera e propria rivoluzione, con relativo spargimento di vino.
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Ho bevuto
PODERI SANGUINETO, NOBILE DI MONTEPULCIANO 2009. Un Nobile di origini contadine.
Più che una signora del vino, Dora Forsoni di Poderi Sanguineto è una maschiaccia del vino.
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La bottigliata
AUTHENTIC CARIBBEAN RUM. Garantito da pirati, corsari, bucanieri e filibustieri.
C’è il rum e poi c’è l’authentic caribbean rum, quello che si fa da secoli e che racconta storie avventurose, sorso dopo sorso.
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Ho bevuto
1701, FRANCIACORTA VINTAGE 2009. 1701 di queste annate!
C’è una faccia nuova in Franciacorta, quella di Silvia Stefini, produttrice del 1701 Franciacorta Vintage.
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Magna e bevi
La Grotta del Cardinale ad Allumiere. 3 stelle Michelin? No, una stella rossa.
La Grotta del Cardinale è un ristorante militante.
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La bottigliata
Come superare l’esame dell’abbinamento cibo vino studiando pochissimo. Più che un post, un Bignavino.
Per un perfetto abbinamento cibo vino la poesia della materia prima non basta ahimé, ci vuole anche un po’ di scienza.
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Magna e bevi
DOC. L’hamburgheria di Parma che fa venire i sensi di colpa a chi non mangia la carne.
Come si fa a non mangiare un hamburger di DOC e a non sentirsi colpevoli?
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La bottigliata
Langhe, Roero e Monferrato patrimonio Unesco. Sapevamo che il vino facesse più bella la vita, da oggi sappiamo che fa più bello anche il paesaggio.
C’è solo un modo per capire come mai un paesaggio vitivinicolo – Langhe, Roero e Monferrato – sia diventato patrimonio dell’Unesco: andarci.
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Ho bevuto
CASCINA GILLI, FREISA D’ASTI IL FORNO 2011. Dalle colline di Don Bosco, un vino per niente ecumenico.
Tra le colline dove nasce la Freisa Il Forno di Cascina Gilli, è nato anche Don Bosco.
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L’ebbrezza del viaggio
Dalla Grande Guerra alla pace dei sensi. Alla scoperta del Carso e dei suoi vini.
Oggi nel Carso al posto delle trincee ci sono cantine che fanno ottimi vini.
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La bottigliata
Vino, birra, rutti e cucchiai. Del perché Italia-Inghilterra è molto più di una partita di calcio.
Noi pratichiamo un calcio tecnico, loro fisico. Noi diamo del tu al pallone, a loro il pallone neanche li saluta.
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La bottigliata
Ho visto Resistenza Naturale, il nuovo film di Jonathan Nossiter. Sì, il dibattito sì!
C’è chi dice no (e non è Vasco Rossi): sono i produttori di vino naturale a cui è dedicato il nuovo film di Jonathan Nossiter, Resistenza Naturale.
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Ho bevuto
PALAZZONE, CAMPO DEL GUARDIANO 2011. La differenza tra ingerire un liquido e bere un vino che ha 2.500 anni di storia.
La Doc Orvieto Classico, di cui il Campo del Guardiano di Palazzone è la migliore espressione, praticamente è stata creata dagli Etruschi.
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Magna e bevi
Il ristorante cinese di Torino senza nome. Unico indizio un neo peloso.
Chi si nutre di pregiudizi lasci stare, chi ama mangiare bene a prescindere non può non provare questo ristorante cinese a Torino.
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Ho bevuto
DU GALLI, MORELLINO DI SCANSANO 2012. Due galli in un pollaio non possono stare. In cantina sì.
I ‘du galli’ in questione sono Giampaolo Paglia e Umberto Valle, due noti produttori di Morellino.
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La bottigliata
Non ubriacatevi di Fernet, potreste mangiare un uccellino vivo.
Tra tanti libri sull’alcol, ‘Guida poco che devi bere’ è l’unico manuale che insegna ad alzare il gomito senza abbassare la guardia.
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Ho bevuto
PRODUTTORI DEL BARBARESCO, BARBARESCO 2009. Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale… hanno diritto di bere grandi vini.
Ma chi ha detto che un grande vino deve per forza costare tanto?
Forse chi non ha mai assaggiato il Barbaresco dei Produttori.
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Assaggia questo
Dal profondo Sud i peperoni cruschi di Mirogallo. Se li assaggiasse un lettore de “La Padania”, diventerebbe un fervente meridionalista.
I peperoni cruschi della Masseria Mirogallo sono una delizia irresistibile, sconosciuta ai più.
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Ho bevuto
G. MONTISCI, CANNONAU BARROSU 2010. Il colmo di un ex-meccanico? Fare un vino non aggiustato.
Siamo a Mamoiada, in Barbagia: isola nell’isola, dove i sardi sono ancora più sardi.
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La bottigliata
Ostriche e Champagne? Che schifo.
E sì, lasciamo l’abbinamento ostriche e champagne al ricco scemo (preferibilmente russo).
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Ho bevuto
F. PRINCIPIANO, BAROLO SERRALUNGA 2009. Quando il re dei vini non se la tira.
Ferdinando Principiano è un grande. La sua storia ha un valore morale prima che enoico.
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La bottigliata
Paolo Monelli è tuo padre e non lo sapevi.
Tra gli appassionati di vino tutti sanno chi è stato Gino Veronelli, molti conoscono Mario Soldati, pochi hanno sentito parlare di Paolo Monelli.
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Assaggia questo
COMPAGNIA OSTRICOLA MEDITERRANEA. L’ostrica made in Italy.
Francesi? No italiane (per l’esattezza sarde).
Non si capisce il perché nonostante nel nostro paese ci siano 8.000 km di costa, a nessuno sia mai venuto in mente di impiantare un allevamento di ostriche.
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L’ebbrezza del viaggio
Fatevi una vacanza ad Islay. L’isola con più whisky che acqua.
8 distillerie su una superficie larga 40 km e lunga 25. Più che un’isola, Islay praticamente è una distilleria galleggiante.
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Magna e bevi