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Magna e bevi

The Cesar a La Posta Vecchia. Il ristorante dove è tutto bello, perfino la digestione.Il primo abbinamento che colpisce al ristorante The Cesar dell’hotel La Posta Vecchia è quello tra la bellezza del posto e quella dei piatti dello chef Antonio Magliulo. Da una parte una magnifica dimora del XVII sec. (davanti al mare di Palo Laziale, sopra i resti di una villa romana); dall’altra creazioni così belle che mettono uno contro l’altro il senso della vista e quello del gusto (è un peccato mangiarle, no è un piacere mangiarle).

Per quanto riguarda la struttura, fu costruita dagli Odescalchi come dépendance del castello accanto, e nell’800 divenne una stazione di posta dello Stato Pontificio (da qui il nome La Posta Vecchia). Poi un incendio ai primi del 900 a cui seguirono decenni di abbandono; fino agli anni 60, quando entra in scena Jean Paul Getty. Il celebre miliardario americano (quello del Getty Museum e del film “Tutti i soldi del mondo”) s’innamorò di quel che era rimasto della villa e, con la consulenza niente di meno che di Federico Zeri, la restaurò impreziosendola di pregiate opere d’arte (lui che era talmente avaro da tenere nella sua casa americana un telefono a gettoni per gli ospiti). Infine nel 1992 la famiglia Sciò rileva la proprietà e ne fa un hotel esclusivo, La Posta Vecchia, e poi un ristorante, The Cesar.

E qua entra in scena Antonio Magliulo. Arrivato nel 2008, diventa executive chef del The Cesar nel 2016, dando la sua impronta alla cucina nel segno di tecnica, gusto e bellezza (ma senza un ingrediente a volte presente nell’haute cuisine: la fuffa). Grazie anche alla sua formazione da pasticciere, i suoi piatti sono “scientificamente” buoni, nel senso che nascono da una conoscenza assoluta della tecnica e delle materie prime, sia come selezione che come composizione chimica (pensiamo solo alla complessità delle sue capesante alla seppia).

Tutto ciò è al servizio del gusto, perché come dice lui le sue preparazioni devono far gesticolare il palato (oltre a far strabuzzare gli occhi per la bellezza, aggiungeremmo noi). Insieme alla testa, infatti, nella sua cucina c’è anche un cuore (mediterraneo per di più), che privilegia le emozioni piuttosto che sciapi formalismi. Dopo tanti anni di esperienza, comprese collaborazioni con Ducasse e Crippa, alla fine il suo riferimento resta la Genovese che la mamma gli preparava da bambino a San Felice Castello, nel casertano. Quel piatto tipico della tradizione campana (ragù bianco dalla lunga cottura) rimane per lui il sapore.

La cucina del The Cesar è più improntata sul mare, com’è naturale che sia. Noi vi consigliamo il menù degustazione, Espressione, per seguire un percorso logico ed emozionante insieme: imperdibili l’astice blu e i tortelli di baccalà con zuppa di pomodori. Oppure potete scegliere alla carta; conto intorno ai 100 euro vini esclusi, ma compresa la villa romana, il mare, la bellezza…

Carta dei vini di stampo classico, con qualche chicca tra le vecchie annate.

Dopocena, si consiglia di fare due passi tra i resti della villa romana: scoprirete così che al The Cesar de la Posta Vecchia è bella anche la digestione.

Ristorante The Cesar
Palo Laziale (RM), Tel. 06/994 9501
Ricordiamo che il The Cesar è stagionale come La Posta Vecchia.

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